Primi quarti e gibbose crescenti incantevoli
Questo post e il prossimo fanno da seguito ai due post sulle falci catturate da astrofotografe prima e astrofotografi poi, ma in questo caso nessuna distinzione di genere, semplicemente c’è troppo materiale per metterlo tutto in un unico lunghissimo post. Avendo già dedicato quei due post alle falci, procedo per esclusione tralasciando ora le fasi di falce crescente e falce calante.
Se ti ricordi quando ti parlavo di com’è la sequenza regolare delle fasi lunari, dopo la falce crescente e il primo ottante viene di conseguenza:
- il primo quarto
- poi la gibbosa crescente
- la luna piena
- poi la gibbosa calante
- infine l’ultimo o terzo quarto
Qui presento un misto di foto che riguardano il Primo quarto e le gibbose crescenti, sia ravvicinate che da lontano e artisticamente interpretate, magnifiche come al solito: se ti scioglieranno (come hanno fatto con me) anche solo per lo 0,1% avrò raggiunto il mio scopo.
Siamo quindi nella situazione 3 e 4 dell’infografica sopra.
Chiaramente il riempimento dell’illuminazione del disco lunare è molto graduale e in realtà ogni giorno procede di circa un 7% in modo da arrivare in 7 giorni a completare ogni fase (1° quarto, piena, ultimo quarto, nuova). Quello che descrivo in questo post è il passaggio dal Primo quarto alla gibbosa crescente che finge di essere piena, mentre nel prossimo dalla gibbosa calante che finge di essere piena all’ultimo o Terzo quarto.
Qui raccolgo un grande gioco di squadra di tanti eccezionali astrofotografi ed astrofotografe (professionisti e/o appassionati), i quali gentilmente e generosamente mi hanno concesso l’utilizzo e la promozione delle loro opere incredibili ed emozionanti, motivo per cui li ringrazio sempre di cuore, senza di loro non sarebbe possibile un lavoro del genere!
Scelgo di non inserire tutti i dati tecnici forniti per ogni scatto, perché questo non vuole essere un post tecnico bensì divulgazione piacevole e rilassante, e quindi chiedo cortesemente a chi è interessato a questo tipo di informazioni di rivolgersi direttamente agli autori in altra sede, grazie ai link forniti nelle didascalie e alla fine del post.
Qui sotto un divertentissimo scatto con Lorenzo Sestini preso a far manutenzione al telescopio (manco fosse la sua stanza), un sorridente Alessio Ursino, Natalina Germi che gentilmente mi ha fornito uno scatto “al volo” (grazie Natalina!), in rosso Salvo Lauricella e infine con felpa immancabilmente NASA Lorenzo Busilacchi. (clicca per ingrandire e “x” per chiudere la galleria).
Se per caso hai perso la pubblicazione degli altri post, dove parlo anche:
- delle fasi lunari (da falce a falce)
- delle pareidolìe e dell’illusione lunare (piena di ispirazione)
- della luna crescente di giorno quando c’è anche il Sole, oltre che di mese sidereo e sinodico (Diurna crescente)
- di quel particolare che la Luna ogni giorno si sposta verso est oltre a sorgere e tramontare, e che fa la staffetta da calante a crescente in Novilunio (Rivoluzione e fasi)
- della luna calante di giorno quando c’è anche il Sole, oltre che di inclinazione sull’eclittica, nodi lunari ed un mio incontro fortunato (Diurna calante)
- delle meravigliose falci di luna fotografate solo da astrofotografe, con in più due pennellate di mitologia riguardanti Artémide ed Ècate, divinità associate rispettivamente alla luna crescente e alla luna calante e nuova (falci al femminile)
- delle meravigliose falci di luna fotografate solo da astrofotografi, con in più qualche riflessione di Mitologia e Psicologia Dinamica, le condizioni perché si verifichi la luce cinerea, l’orientamento delle fasi e della pareidolìa (che cambiano a seconda della zona geografica da cui si guarda), la meraviglia del terminatore (falci al maschile)
- di 2 argomenti molto interessanti ma spesso non ben compresi: 1) la distanza Terra-Luna, apparentemente così piccola ma in realtà per noi già eccezionale 2) la risposta alla domanda “com’è possibile che la luna ruoti su se stessa se tu vedi sempre la stessa faccia in cielo?!” (Rotazione sincrona)
Nessun problema, basta che clicchi sui link qui sopra e ti fai un veloce ripasso, oltre a gustarti meravigliose foto.
PRIMO QUARTO
presentazione
Ora inizio ad alternare, per il tuo piacere, prima un’immagine ravvicinata del Primo quarto, visto da diversi autori…
… e poi una magnifica interpretazione, e quelle non mancheranno in tutto il post, garanzia di godimento estetico!
Da quando ho iniziato questa avventura-progetto sulla amata Luna…
… non ho mai smesso di restare incantato per il talento artistico, creativo ed interpretativo della squadra di astrofotografi ed astrofotografe che mi ha concesso l’uso e la divulgazione delle proprie opere. Nota qui sotto l’incredibile bellissima linea del terminatore, come risulta con evidenza, volutamente un po’ esagerata, l’andamento frastagliato. Nota inoltre come le nuvole o la foschia, mentre normalmente sono odiate da astrofili ed astronomi perché limitano o impediscono l’osservazione al telescopio, se colte al momento opportuno e con il giusto “occhio” possono diventare potente aiuto per foto di grande effetto, come vedrai anche più avanti.
Primo quarto. Non è meraviglioso poter ammirare la luna, in tutte le sue fasi, grazie a queste foto splendide?
Il bello delle interpretazioni creative è che ti lasciano spesso di stucco, la prospettiva ti coglie di sorpresa, la cornice intorno alla quale è catturata la luna racconta da sola una storia per ogni poeta o esteta che sa coglierla.
Il particolare davvero straordinario, in questo specifico caso, è che l’autore ha immortalato anche il passaggio di un ultraleggero, quindi con persona a bordo: l’uomo volante che si alza verso la luna.
Se tu avessi qualche dubbio, come è successo a me che non capivo esattamente cos’era quello che sembrava un drone appeso ad un parapendio, Íargo si è affrettato a chiarire con un’immagine presa dal Web, cosa ha fotografato: eccolo qui, lo vedi l’omino?
Andiamo avanti, altro Primo quarto.
Il bello della creatività è che è inesauribile, e i dettagli del paesaggio o i soggetti naturali ed artificiali non mancano mai, se uno sa cercare…
Primo quarto, catturato dall’Osservatorio Galileo Galilei di Suno.
Io spero veramente di riuscire, grazie ai contributi eccezionali che aiuto a divulgare, a farti capire quanto sia stimolante e fonte inesauribile di bellezza la nostra luna, oltre ad essere l’oggetto astronomico più vicino da studiare.
Primo quarto.
Qualsiasi occasione è buona per fotografarla, ma non credere, l’inquadratura e la scelta del paesaggio sono frutto di accurato studio o anche impulso intuitivo, niente accade per caso.
Primo quarto.
Nasce spesso nella mente il progetto di una foto, e in seguito l’abilità è cercare tutte le condizioni più adatte per ottenere successo. Oppure può capitare che ci si trovi per caso per lavoro o in vacanza proprio nel luogo dove la luna ti sorprende (posto che i nostri artisti sanno benissimo quando e dove trovarla).
Primo quarto.
Uno poi dei vantaggi di poter ammirare interpretazioni di grande fantasia e creatività, è che si viene stimolati all’immaginazione, a superare le barriere mentali e spiccare il volo verso l’impossibile e il fantastico, anche la fantascienza.
Primo quarto.
Di certo, nella scelta della cornice o del soggetto che faccia da cavaliere alla meravigliosa luna, non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma non è facile essere meritevoli di tale enorme responsabilità; tuttavia quando ciò accade il risultato è davvero potente.
Primo quarto.
Scelta del paesaggio, del soggetto che fa da cavaliere, dei colori…
Primo quarto.
Come avevo già spiegato in altro post (la luna è “una questione di fisica, geometria e matematica“), a volte diventa anche una questione di calcolo geometrico lineare e di continuità come in certi test psico-attitudinali.
Primo quarto nel blu.
Di tutto ciò che transita vicino o “sul” disco lunare mi occuperò in altro post dedicato, visto che sono situazioni davvero difficili da catturare; tuttavia voglio qui inserirne una che si presta bene essendo un transito su Primo quarto in atmosfera molto suggestiva, creata anche da qualche striscia di nuvola. Come poi c’è riuscito a farlo questo lo sa solo lui, pazzesco (in realtà è una composizione di due scatti, cioè luna e aereo sono uno scatto singolo di Alessio mentre la composizione è con il paesaggio)!
Bene, piccola pausa di qualche minuto tra il primo tempo e il secondo tempo, in compagnia di questo simpatico musetto, Ruby di Veronika, è un piacevolissimo intermezzo, non ho resistito.
GIBBOSA CRESCENTE
Ti presento l’animazione solo per rinfrescartela: ricordi che le varie fasi sono dovute alla posizione relativa di Luna e Sole rispetto alla Terra, quindi le fasi si trovano tutte qui, e ora io mi concentro sul passaggio dal primo quarto alla luna piena (il movimento oscillatorio che vedi si chiama “librazione“).
56,6 %
Gibbosa crescente: illuminazione al 56,6%
Per ogni gibbosa ora presento più scelta rispetto ai Primi quarti, e credo ne sarai felice.
Perché è un vero piacere poter ammirare queste foto meravigliose che alleggeriscono il fardello quotidiano e riempiono i cuori di sana meraviglia.
Ah certo, volevo anche dirti che da una singola foto si può anche zoomare per godere meglio i dettagli o altre prospettive, mica è finita lì!
A volte la tenacia e la resistenza di fotografi e fotografe è tale che, finché non hanno ottenuto ciò che vogliono non mollano!
69 %
Gibbosa crescente: illuminazione al 69%
È ancora presto per presentare l’albero di Natale, lo so, ma che ci posso fare se la gibbosa che mi serve per questo post, con la percentuale giusta di illuminazione, è proprio questa?!
Ecco qui come ti dicevo, una bella zoomata: non sembra anche a te la silhouette di un coniglio quella lì? O forse è un grillo, il grillo di Pinocchio? Potrebbe essere e in tal caso la gibbosa acquisterebbe ancora più significato: “ascolta Pinocchio la voce della saggezza, la saggezza del grillo parlante e della gibbosa crescente e andrai sicuro: se invece segui le voci di chi trama contro di te sarai perduto!”
Ecco uno scatto della gibbosa crescente nel blu, ogni tanto è bello poterla mostrare anche quando è presente in cielo contemporaneamente al Sole.
Potrebbe sembrare strano fotografare un “girasole” quando c’è di mezzo la luna, eppure ha il suo innegabile fascino secondo me.
Come ti avevo anticipato, quando sai cogliere il momento giusto, anche le nuvole diventano parte di una bellissima fotografia.
70 %
Gibbosa crescente: illuminazione al 70%.
Sempre magnifici gli scatti notturni in ambientazioni con la presenza di nuvole: nota nuovamente la linea frastagliata del terminatore, affascinante.
Anche quando si riesce a rendere la fortissima luminosità (riflessa) della luna, unitamente ad una cornice creativa ispirante, io resto estasiato, perché la forte componente luminosa fa parte integrante del nostro satellite: quante volte lo guardi in cielo e pensi “cavolo quanto sei luminosa!”. Certo, è una luminosità diversa da quella solare, perché non è la luna a produrla, ma resta affascinante ed incantevole, perché tutto alla luce della luna appare in modo diverso, ne sa qualcosa Artémide, ricordi?
Tra i tanti stimoli creativi che apprezzo (anche perché io stesso a volte li uso per le mie elaborazioni, essendo assai stimolanti) ci sono anche tanti tipi di alberi, piante, rami a far da cornice ideale per catturare la luna in tutte le sue forme.
Rami, rametti, foglie, frutti, boccioli si prestano magnificamente e con grande dignità ad accompagnare la luna nel suo percorso veloce in cielo.
Resto a bocca aperta perché Natura e Luna sono una combinazione strepitosa, ne sa qualcosa il mito di Artémide di cui ti ho parlato in altro post, ricordi?
72 %
Gibbosa crescente: illuminazione al 72%.
I fiori, altra meraviglia della Natura, come molti fotografi sanno bene. Ah, questa splendida foto mi fa tornare in mente una cosa che volevo dirti da tempo: non serve sempre che si vedano tutti i dettagli della luna per fare una foto sognante ed evocativa, ti pare?
Rami e cespugli sono sempre gli stessi, ma alla fine a fare la differenza è l’interpretazione che l’artista prima immagina e poi realizza, pensando l’inquadratura in modo da esaltare movimenti e dinamiche.
Ogni tanto è bello ammirare la gibbosa che splende (di luce riflessa) nel cielo blu meraviglioso, di giorno, insieme al Sole.
Certo quando l’artista è dotato di un certo senso anche delle proporzioni, della spirale aurea, delle simmetrie e così via, di sicuro non guasta.
Una pallina gusto “luna” prego
La luna può anche diventare mezzo pubblicitario, se solo un imprenditore sa cogliere il talento e la maestrìa dei nostri artisti: lo scatto giusto con la giusta sovrapposizione di immagine può diventare la copertina di una campagna pubblicitaria dal titolo (permettimi Katiuscia) “un cono per la luna” oppure “una pallina gusto luna”… io mi fionderei subito a prenderlo con tutta la famiglia e lo proporrei agli amici, anche solo per curiosità, garantito!
80 %
Gibbosa crescente: illuminazione all’80%.
A volte ci vuole davvero talento per anche solo immaginare un contesto che possa diventare una foto stimolante, creativa, evocativa, e qui questo talento è presente in abbondanza.
Luna e nuvole durante il giorno, in presenza del Sole, non stancherà mai di stupirci questa luna.
Molto spesso come ambientazioni vengono scelte anche chiese, rocche, campanili, torri, e il risultato in questi casi è sempre una garanzia!
Nuvole, nuvole, nuvole, a volte sanno essere molto fastidiose in quanto limitano o bloccano completamente la possibilità di osservare il cielo ad astrofili ed astronomi, che lo sanno bene. A volte, tuttavia, quando sai come integrarle in foto, possono diventare un’eccezionale arma per saperti catturare come un incantesimo.
Le occasioni per cogliere splendidi scatti con la luna sono veramente tante, anche con un po’ di fortuna (sarà poi fortuna?) quando si va ad uno spettacolo all’aperto…
85 %
Gibbosa crescente: illuminazione all’85%.
Il disco lunare si illumina sempre di più, mentre la creatività è una sfida continua per non essere mai ripetitivi, mai banali o scontati: può diventare anche una luna di design o una simpatica cartolina floreale.
Quando poi il fotografo o la fotografa hanno anche occasione di viaggiare e possono esplorare località nuove e ricevere stimoli nuovi, non mancano mai di testimoniare il loro passaggio.
Anche i monumenti diventano stimolo promettente per catturare ed accompagnare la luna con un tocco di arte: e nota come il riflesso nell’acqua abbia trasformato la gibbosa, quasi fosse una luna inconscia.
Un’altra illusione lunare
Tagliata con un coltello
C’è o non c’è?
C’è ma non si svela!
Premessa: come hai ormai capito, se hai seguito questi post, il disco lunare contenente la faccia della luna (pareidolìa), è costantemente rivolto verso di noi. Viene illuminato in modo diverso a seconda della posizione di Luna e Sole rispetto alla Terra (da cui le fasi lunari), ma il disco luna è tutto sempre lì, c’è sempre, anche quando vedi solo uno spicchio di falce (infatti questo lo verifichi facilmente e senza alcun dubbio quando hai il fenomeno della luce cinerea).
(foto di Luigi Serio e Rossana Miani)
Ma allora, dove finisce la parte di quel disco che resta al buio, quando è completamente invisibile? Che domande, mi dirai, è sempre lì, solo che al buio non lo vedi…
Succede che:
- non c’è abbastanza luce riflessa dalla Terra ad illuminarla (
luce cinerea) - c’è maggiore luce che arriva dalla parte illuminata, che tende a smorzare e annichilire i contrasti
- il vuoto cosmico inghiotte inesorabilmente tutto quando si trova al buio
- risultato la completa invisibilità della parte restante del disco
Ma c’è di più, se ci ragioni un attimo: quando lo sfondo è buio pesto ok, te l’aspetti che non si veda, non si vede mai niente al buio, è vero!
(prima foto di Katiuscia Pederneschi; la seconda foto è stata scattata da mia moglie Tiziana “Tirtha” Giammetta con la sua nuova Bridge – ingrandisci, enlarge)
Discorso diverso è quando lo sfondo è blu o azzurro o di altri colori: in quel caso resti sbigottito, magari non ci ragioni lì per lì, ma qualcosa ti fa fermare e restare incantato lo stesso: “adesso non è buio pesto, anzi, vedo ancora benissimo il cielo, quindi dovrei poterti vedere almeno un po’, e invece NIENTE, dove dovresti essere c’è solo cielo, dove cavolo sei finita?!”
I colori diversi dal nero rendono palese il TRUCCO, con la complicità del nostro sistema visivo che compensa e riempie i vuoti “inammissibili” con “ciò che ci si aspetta che ci sia”.
93 %
Gibbosa crescente: illuminazione al 93%.
Magnifiche Rocche e Torri e Castelli…
Cultura e Natura, non ci si fa mancare niente quando c’è di mezzo la luna.
Avrai poi notato che le colorazioni del paesaggio e del cielo sono le più diverse ma mai noiose.
Così come le scelte dettate dall’ispirazione, quando si tratta di fogliame…
99 %
La luna che si prende gioco delle tue percezioni
Gibbosa crescente: illuminazione al 99%. Quasi piena, ma non ancora piena. A questo punto lei sa benissimo di essere irresistibile e poterti facilmente ingannare per farti credere di essere piena, ma non lo è ancora.
Quando la percentuale di illuminazione raggiunge queste vette, l’occhio umano comincia a non riuscire più a distinguere se si tratta ancora di gibbosa oppure se è già luna piena.
Comincia a questo punto a diventare davvero difficile per noi garantire così, a vista, che sia già piena oppure ancora gibbosa… In realtà, quando di giorno c’è ancora il Sole in cielo, puoi fidarti che non è ancora piena: infatti, se ti ricordi, quando è piena, essendo a 180° rispetto al Sole, non possono esserci entrambi contemporaneamente in cielo di giorno, se una è sorta l’altro è tramontato e viceversa.
Si fa non poca fatica, e resta sempre un certo dubbio…
99,8 %
Gibbosa crescente: illuminazione al 99,8%. Praticamente ormai piena, ma non ancora pienamente piena.
A questo punto è impossibile distinguere. Diciamo che aumentando di circa il 7% ogni giorno, che è davvero poco, solo il calendario lunare da garanzie.
Inesauribile creatività, cosa sarebbe il mondo senza di te!
Sono in conclusione, gli ultimi scatti meravigliosi con cui ci salutiamo, sperando di averti rapito grazie a tanta bellezza.
L’autore di quest’ultima splendida immagine non era soddisfatto, avrebbe voluto fotografarla quando era molto più in basso, ma a causa di un errato calcolo previsionale lei alla fine gli è sfuggita… come sai Michele, a volte quando giochi con la luna è lei a vincere!
Ti saluto attraverso due “Moon Games”, due scatti dove si gioca letteralmente con la luna, perché la luna è anche questo, voglia di divertirsi: nella prima immagine Íargo Spatium la tiene tra le dita così vedi quanto è grande percettivamente, nel secondo scatto è la figlia di Katiuscia, Rebi, a vestire i panni d’artista e dipingere la gibbosa.
È stato un piacere condividere con te anche questa avventura, ti aspetto alla prossima, la gibbosa calante e l’ultimo quarto. A presto!
Credits:
- Cristina Cellini
- Lorenzo Sestini
- Luigi Serio
- Dario Orizio
- Callisto Spiga
- Íargo Spatium
- Rossano Del Vigna
- Luisa Granelli
- Natalina Germi
- Katiuscia Pederneschi (N.A.S.A. Nuova Associazione Senigallia Astrofili)
- Michele Ligustri
- Lorenzo Busilacchi
- Veronika Adamuccio
- Juan Gomez
- Raffaella Cecchi
- Cinzia Abbate
- Alessio Ursino
- Kevin Saragozza
- Alice Scobie
- Alessandro Latini
- Rossana Miani
- Mario Pignotti
- Tiziana “Tirtha” Giammetta
- Teresa Molinaro
- Salvo Lauricella
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