Animali inaspettati che fanno visita durante le osservazioni all’aperto
Fanno parte di quella che ho chiamato nel precedente post “Astronomia Emozionale“ anche emozioni non direttamente collegate al cielo: a volte di giorno ma più facilmente di notte, col buio, alcuni animali si avvicinano curiosi per vedere cosa fanno questi umani intorno a degli strani apparecchi, e le più grandi sorprese arrivano da animali che solitamente non si avvicinerebbero.
No, veramente non stavo parlando di “quelle sorprese”.
Questi incontri, improvvisi e talvolta motivo di spavento visto quanto silenziosamente accadono e in alcuni casi anche il tipo di animale coinvolto…
No, smettila, non stavo parlando neanche di questo “tipo di mostri”, ma insomma!
Dicevo, questi incontri provocano grande sorpresa, ma non mancano episodi di autentica piacevole meraviglia ed incanto, fino ad arrivare addirittura alla condivisione di una improvvisata merenda pic-nic.
Adesso stai veramente esagerando, non ti sembra? Torniamo seri dai!
Molti astrofili ed astronomi che fanno fotografia astronomica sul campo sanno che durante i pomeriggi ma soprattutto le serate e nottate passate all’aperto, preparando gli strumenti per la fotografia e poi restando in attesa per ore e ore, è capitato più volte di aver avuto la piacevole quanto inaspettata visita di ospiti davvero “speciali”.
Questo brevissimo post vuole raccontare sinteticamente qualcuno di questi straordinari incontri, perché “dietro” a tanti splendidi e spettacolari scatti a volte si nasconde una storia simpatica che spesso sfugge al pubblico, ma sono aneddoti davvero carini e meritevoli di essere raccontati, ed io che amo da sempre bambini ed animali mi sento in dovere di farlo.
Oltre ai classici tesori domestici pelosi…
… che con tanta pazienza condividono la passione dei loro amati sudditi, perché devono poter lasciare loro anche qualche sfogo dopo aver provveduto a cibo, giochi e relax 🙂
… e finalmente la sera si preparano per racconti di avventure astronomiche …
… facendo comunque sopralluoghi continui da buoni animali notturni…
… i quali a volte causano un loro personale evento rarissimo:
micio-eclisse di Sole…
… ed oltre all’altro immancabile amico domestico peloso, senza il quale la vita non sarebbe la stessa cosa…
… a volte animali insospettabili si fanno avanti… cosa non si fa per un tozzo di pane…
Anche se questa è stata scattata durante un’escursione, abbiamo comunque astrofili al lavoro per documentare una lontana eruzione vulcanica e questi sono i famosi corvi del Roche.
Lei comunque capita più spesso di quanto si pensi…
“Mi trovavo in una ex zona militare, ai Bunker del Monte Soratte (montagna del Lazio, nel comune di Sant’Oreste in provincia di Roma, alta 691 metri, ora è riserva naturale), per riprendere una sequenza ambientata di immagini di un’eclisse di luna, che sarebbe terminata poco prima dell’alba. Lepre, volpe e gatto si sono susseguiti con naturalezza: il gatto si è fatto accarezzare, la volpe curiosava senza alcun timore e anzi, con delicatezza, ho dovuto farla allontanare… Voleva “assaggiare” il treppiede!”
… anche in piena notte…
“Notte fonda, grazie al chiarore della Luna piena riusciamo ad intravedere una sagoma che si muove a pochi passi da noi. Accendiamo la luce e troviamo lei.”
… e poi ci sono altri incontri emozionanti e memorabili…
“… e mentre fai le foto arriva lei/lui, che ha capito che sono brava e non gli farò nulla per cui continua a mangiare tranquillamente.”
… anche incontri in serie…
A proposito di incontri, durante le sessioni astro notturne, a volte capita di imbattersi con i cinghiali, e c’è chi scappa in auto tuffandosi di capofitto, chi affronta lupi con disinvoltura e chi non se ne cura affatto.
Nel 2020 a luglio precisamente mi trovavo sul Pollino (circa 300 km da casa) con il mio Dobson ad osservare la cometa Neowise, mi ero posizionata vicino ad un cespuglio a cui davo le spalle. Ad un certo punto sento dei grossi respiri e i miei capelli muoversi, mi volto di scatto quasi urlando e vedo la sagoma di un cavallo a 5 cm da me; mi sono spostata per lasciare masticare quel povero cavallo in pace.
Un paio di ore dopo sento qualcosa muoversi sul mio cappello, mi accorgo che sono strani insetti in fase amorosa, in pratica si stavano accoppiano sulla mia cabeza, li prendo con le mani e li sposto gentilmente…
La serata non finisce qui: cambio setup montando quello astrofotografico e monto il binocolo, vado verso la mia auto… lo sportello era semi aperto e sento rovistare fra le mie cose… beh era una volpe affamata… cosí prendo due biscotti, li divido e li mangiamo insieme. Questi sono gli incontri e le avventure che preferisco in assoluto!
… a volte incontri davvero curiosi…
Sì, perché quello che vedi adesso in foto è un uccello diventato famosissimo grazie ad una serie di cartoni animati, Wile E. Coyote (Warner Bros): un coyote affamatissimo che ha puntato la sua preda, questo uccello, ed escogita tutte le trappole Acme più ingegnose (ma solo secondo la sua bizzarra e limitata ottica) per riuscire a catturarlo. Tuttavia “Beep Beep” (così chiamato ironicamente nel cartone, come un doppio colpetto di clacson) si prende perennemente gioco del Coyote, ben consapevole della grande imprendibile velocità.
Questo uccello tecnicamente è il “Geococcyx californianus”, uccello cuculiforme, della famiglia dei Cuculidi, detto “cuculo corridore”, proprio del Messico e degli Stati Uniti sudoccidentali, dove frequenta soprattutto le zone aride. Piccolo di dimensioni (quasi 60 cm), è capace di straordinarie velocità e durante la corsa mantiene il collo teso in avanti ed erige il vistoso ciuffo che ha sul capo, una cresta di penne, aprendo leggermente le ali.
Poi c’è chi strenuamente segue la padrona e l’artista ovunque, per amore e per la gloria … e magari pure due croccantini!
Katiuscia magistralmente fotografa una splendida falce con luce cinerea, mentre a 200 metri di distanza la modella-astronauta con tanto di giacca argentata Valentina tiene alzata per lo scatto l’inseparabile cagnolina Lara: curiosità è che Lara stava guardando in direzione della fotografa e sentiva tutto quello che loro si dicevano attraverso il cellulare.
Arrivederci al prossimo post. Tutti gli articoli di questa Serie li trovi riassunti comodamente a questo link.
Crediti
- gatto Buddy, credit Damian Peach
- gatto Darkstar, credit Alan French
- gatta Kiki, credit Ted Erne
- gatto spaziale Sammy, credit Central Iowa Astronomers
- gatto Tesla, credit Ana Leonor Hernandez
- i famosi corvi del Roche, credit Ana Leonor Hernandez
- golden retriever Hugo, credit Ursula Daphne Aitchison, su instagram profilo @hugoandursula
- credit Andrea Alessandrini
- credit Lorenzo Di Cola
- credit Elena Paschetto
- credit Katia Luise Mautone
- credit Steve Urrutia
- credit Katiuscia Pederneschi
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