Occasioni speciali grazie ad insegnanti appassionati e ad invitati esperti, dentro e fuori la Scuola

Tutti i volti dei minorenni sono stati
adeguatamente oscurati
con il visore speciale di La Forge in Star Trek
(in copertina invece sfocatura e modifica dei lineamenti).

Nelle Scuole di ogni ordine e grado, durante le lezioni di Scienze o in lezioni extra, approfondimenti di Astronomia vengono inseriti durante l’anno e possono quindi capitare mattinate o intere giornate a tema astronomico, con lezioni, laboratori, attività in classe o sul campo.

l’Astronomia usata fin dalla tenera età dell’asilo, per applicarne le primissime basi al grazioso e significativo “rito” del compleanno in stile Montessori

Scuola dell’infanzia
3^ = grandi /
5 anni

astrofilo invitato
Dario Orizio

– Il Sole –

L’occasione nasce da un progetto dell’Università Bicocca: i responsabili si sono appassionati moltissimo e le maestre della Scuola dell’infanzia di Corzano (provincia di Brescia, Lombardia), tramite amicizie comuni, hanno contattato il preparatissimo astrofilo Dario Orizio, che si è cimentato per la prima volta con bambini così piccoli concentrando in un’ora l’intervento, semplificando e riducendo gli argomenti …

12/01/2024, Dario Orizio
12/01/2024, Dario Orizio
  • di che colore è il Sole:
    scomposizione della luce con il prisma, che mi serve anche per far capire loro come funzionano i 2 telescopi diversi
  • quanto è potente il Sole:
    provato sulla loro mano prima (scotta!), e poi incendiando un batuffolo di paglia
12/01/2024, Dario Orizio
  • video preparato ad hoc:
    2 minuti di immagini NASA per capire meglio cosa avrebbero visto al telescopio
  • proiezione e visone diretta del disco solare in luce bianca e osservazioni in h-alfa
12/01/2024, Dario Orizio

Scuola elementare
3^-4^-5^
8-9-10 anni

maestra Cristina Sperlari

– Il Sistema Solare in scala –

Questa preziosa esperienza didattica, ripetuta, è stata compiuta in un gruppo misto di bambini delle classi 3^, 4^ e 5^, e in una classe 5^ (nel 2007 a Gerre de Caprioli, provincia di Cremona; nel 2009 nella scuola primaria Stradivari a Cremona e nel 2017 nella scuola primaria Collodi di Ronago, provincia di Como – Lombardia), anche se la maestra Sperlari consiglia di provare ad affrontare l’argomento con bambini più grandi, perché faticano meno dei piccoli ad orientarsi nello spazio che prima di tutto circonda loro stessi. Non spiegherò qui in dettaglio la loro esperienza (che trovi completa e ricca di utilissimi consigli pratici qui), quanto un estratto che fornisce spunti di riflessione interessanti.

comparazione di dimensioni dei pianeti del Sistema Solare

…Ma c’è una cosa che di solito a scuola ci si lascia sfuggire senza indagarla troppo, forse perché “troppo scontata” o poco compresa addirittura dagli stessi insegnanti che non trovano l’argomento molto familiare. Si tratta delle dimensioni “reali”, o meglio in scala, dei diversi pianeti e delle loro distanze effettive dal Sole.
Possiamo però far avvicinare i bambini all’idea delle grandezze presenti nel nostro Universo (ed in quello “spazio piccolo piccolo” vicino a noi che è il Sistema Solare), realizzando l’esperienza del Sistema Solare in scala, che non è così difficile da organizzare, bastano infatti:

una calcolatrice
qualche oggetto tondo
un po’ di spazio aperto (oppure va bene anche un corridoio)
– … e un po’ di sana voglia di scoprire!

A cosa serve tutto questo lavoro?
Sicuramente a conoscere meglio i pianeti e il Sistema Solare, in un modo che nessun libro o nessun’immagine ci possono insegnare. Solo con questa esperienza diretta si può infatti arrivare a comprendere, seppur nelle basi fondamentali, quali sono le scale dimensionali dell’Universo e quanto l’uomo sia piccolo a confronto, sul suo minuscolo pianeta Terra.

crediti Cristina Sperlari

Capire queste dimensioni non è semplice, nemmeno per i fisici professionisti. Sono spazi che non riescono ad entrare nella mente umana (così piccola e limitata a confronto). Poter tuttavia provare solo ad immaginarli e a rendersi conto di essi ci fa sentire forse più grandi, più importanti, ci fa assaporare “infinito” anche solo per un attimo, ci permette di vedere “in grande” o di ridurre “in piccolo” tutto ciò che di enorme ci circonda e di cui facciamo parte. A questo punto si possono aprire spiragli per moltissime riflessioni ed emozioni:
estremo stupore per l’immensità dell’Universo
spavento per il confronto tra noi, minuscoli, e lo spazio quasi illimitato
curiosità di sapere se questo illimitato spazio a disposizione siamo davvero gli unici ad occuparlo…

Infografica sui protagonisti del Sistema Solare e comparazione tra Sistema Solare interno, totale e nube di Oort.

Qualsiasi sia la reazione dei bambini, lavorateci, non disperdetela, datele importanza! Non importa se non riuscite a dare risposte, nemmeno gli scienziati hanno le risposte a tutto quanto, perché ancora stanno cercando di capire! Quello dei nostri bambini è esattamente lo stesso dubbio che muove gli scienziati verso la conoscenza, che dà loro la spinta a capire e conoscere ciò che ancora noi, menti infinitesime, non riusciamo a comprendere. E chissà se questi dubbi lasciati aperti e ancora senza risposta potranno permettere ai nostri ragazzi di diventare loro stessi un giorno dei grandi scienziati…

Voglio aggiungere in estratto qualche suggerimento pratico operativo della loro esperienza, perché la trovo molto utile anche per chi volesse cimentarsi in futuro.

  • “modelli”: spieghiamo innanzitutto ai bambini che per dare un’idea dei fenomeni che ci circondano dobbiamo spesso utilizzare dei modelli. I modelli ci aiutano a capire meglio che cosa succede e perché, ma ogni volta hanno dei limiti che dobbiamo superare, dovuti al fatto, appunto, che sono dei modelli della realtà e non la realtà stessa (soprattutto quando questa è difficile da osservare, come nel caso dei nostri pianeti)
credit SpArTaNLoko
  • armarsi di dati e di una buona calcolatrice: diametri dei pianeti e distanze dal Sole. Per quanto riguarda invece la calcolatrice, ci servirà per fare delle enormi divisioni (ma volete mettere l’entusiasmo di riuscire a fare assieme, senza l’aiuto della calcolatrice, anche divisioni per un miliardo?? Roba da far girare la testa)
  • decidere il tipo di scala da usare: si può partire o da una “divisione facile” che si può fare con i bambini (per esempio la divisione per un milione o un miliardo, che sembra spaventosa, ma è un semplicissimo “cambio di posto” per ogni cifra, che apparirà subito molto divertente e semplice anche per i bambini), oppure da un oggetto che possediamo che prenderemo come riferimento per creare il Sole e di seguito tutti gli altri pianeti
  • il Sole: se avete uno di quei grandi palloni gonfiabili con un piccolo compressore o una pompa, dal diametro di circa 1 metro e 30 cm (acquistabile in un negozio di giocattoli, tra gli articoli gonfiabili). Con questa dimensione (leggermente approssimata, è vero!) è facile fare i calcoli e ricavare le misure dei diametri delle eventuali altre palline che rappresenteranno i diversi pianeti. In totale abbiamo fatto una divisione per 1.000.000.000 (un miliardo)! Una cosa quasi incredibile che lascerà a bocca aperta i vostri bambini per l’effetto esagerato e al tempo stesso l’estrema semplicità nell’esecuzione
  • altrimenti c’è un altro espediente creativo:
    scegliete 5 o 6 bambini che si posizioneranno in cerchio, tenendosi per mano. Fate in modo che il cerchio che formano i bambini abbia un diametro di circa 1 metro e 40 centimetri. Non sarà proprio una sfera perfetta, ma almeno potrete realizzare l’esperienza con questa scala “facile” e in modo comunque abbastanza evidente
  • infine lo scatolone: prima di arrivare in classe con l’attività pronta, procuratevi uno scatolone pieno di palline, perle, sfere, frutta, semi, bocce, biglie, e tutti gli oggetti che riuscite a trovare che possano avere forma sferica con dimensioni anche molto diverse tra loro. In questo modo, una volta effettuati i calcoli adeguati, saranno i bambini stessi a scegliere l’oggetto che più possa rappresentare le dimensioni del pianeta, in base al diametro

Ecco gli oggetti infine scelti dagli studenti della maestra Sperlari:

  • per Mercurio un seme di mela
  • per Venere e la Terra due palline argentate (tipo biglie di acciaio)
  • per Marte una perlina da bracciale
  • per Giove una pallina grande (tipo quelle che usano i bambini molto piccoli o i neonati per giocare)
  • per Saturno una mela
  • per Urano e Nettuno una pallina da racchettoni da spiaggia e una pallina rimbalzina di gomma, di dimensioni quasi uguali

Scuola Elementare
6^ / 11 anni

astrofilo invitato
Santiago Cabanas Sámano

– dal Sistema Solare
ai confini dell’Universo –

Oggi (29/04/2024) ho avuto l’opportunità di fare un discorso astronomico a circa 30 bambini di sesta media (Maldonado, Uruguay).

crediti Santiago Cabanas Sámano

Abbiamo iniziato ad affrontare il Sistema Solare e siamo poi arrivati fino ai confini dell’universo.

crediti Santiago Cabanas Sámano

È sempre un piacere vedere come i bambini si interessano al tema scientifico e astronomico.

crediti Santiago Cabanas Sámano

Scuola Media
3^ / 13 anni

professoressa
Anna Del Vecchio

– Il Sistema Solare in scala –

La prof.ssa Del Vecchio ha trasmesso ai suoi allievi la sua grande passione per l’astronomia, e loro si sono dimostrati molto impegnati e curiosi nel creare queste riproduzioni del Sistema Solare (5^ elementare villaggio Kennedy di Perugia, Umbria, e scuola Media di Rivoltella, in provincia di Brescia, Lombardia).

crediti professoressa Anna Del Vecchio

Poiché inoltre la prof.ssa è un’appassionata artista, ha potuto avvalersi anche delle sue competenze per aiutare gli allievi.

Nelle varie riproduzioni si è data priorità all’informazione didattica dell’ordine dei pianeti e del loro aspetto esterno semplificato (fatta eccezione per la Terra particolarmente curata); solo così infatti si sono potute ottenere riproduzioni facilmente gestibili sui banchi di una classe scolastica e di conseguenza non si sono presentate in scala né di dimensioni né di distanza.

E’ giusto partire dall’ABC, e dopo che si sono compresi i dati di base procedere verso obiettivi mano a mano più complessi. Inoltre questi lavori sono artigianali, motivo in più per apprezzarli ed apprezzarne tutto il lavoro preparatorio. Qui sotto una versione diversa del Sistema Solare adagiato su di un piano, con delle belle riproduzioni colorate.

Una riproduzione molto simpatica del Sole e dei 4 pianeti interni rocciosi.

Ancora una sorta di “plastico” con l’ordine dei pianeti e la presenza, mi sembra, del caro declassato Plutone (qui per esigenze di semplicità le dimensioni dei pianeti sono uniformate).

Infine un notevole pannello con etichette informative per ogni corpo astronomico…

…e puoi facilmente riconoscere la 1^ fascia di asteroidi.

Scuola Media
3^ / 13 anni

prof. Stefano Marconi

– Sistema Solare in scala –

Propongo anche un’esperienza diretta compiuta da un mio amico ex insegnante presso la Scuola media “F. Halbherr” (Lizzana di Rovereto, provincia di Trento, Trentino) nell’aprile del 2014. Stefano Marconi ha deciso di proporre alla sua classe, una 3^, l’esperienza di riprodurre il Sistema Solare in scala nel cortile della Scuola.
La scala decisa è stata 1:10 miliardi km. Il Sole è diventato quindi una sfera di 10-11 cm di diametro.

Ponendo Sole e pianeti nel cortile, come detto, sono riusciti ad arrivare fino a Saturno compreso, restando entro i confini della scuola, anche se Saturno avrebbe dovuto allontanarsi ancora un po’ all’esterno. L’insegnante ha deciso di far provare l’esperienza ai suoi studenti “per dare l’idea delle proporzioni tra spazio e corpi celesti”, e in questo caso l’esperienza è stata fatta “in un modo forse più coinvolgente visto che erano gli stessi ragazzi a rappresentare i pianeti. L’unico problema è che alla richiesta di chi volesse rappresentare i pianeti si sono offerti TUTTI ed è stato quindi necessario procedere ad una selezione in quel contesto, e di conseguenza i “pianeti” hanno partecipato attivamente mentre gli altri studenti hanno potuto solo guardare. Nonostante questo inconveniente, è giusto osservare che “già il fatto di poter stare all’aria aperta è stata una proposta molto apprezzata”.

Sì, lo so, nella simpatica infografica manca Plutone (secondo molti a torto declassato a pianeta nano), ma solo per esigenze di spazio…

A volte poi capitano
veri e propri
colpi di fortuna a Scuola…
come un’eclissi di Sole

NON GUARDARE MAI IL SOLE SENZA PROTEZIONI ADEGUATE: gli occhiali da Sole o altre soluzioni artigianali non sono protezioni adeguate! Credit Scuola secondaria di 1° grado di Bolgare, Blog di Matematica e Scienze, eclisse 20/03/2015

Liceo classico “V. Gioberti”

Scuola in rifugio di montagna
(1600 metri s.l.m.)

– A caccia di Raggi Cosmici –

Un’interessante e “diversa” esperienza scolastica di una classe del Liceo classico “V. Gioberti” (Torino, Piemonte), che si è recata in montagna per studiare i raggi cosmici da un rifugio a quota 1.600 metri.
Tutte le misurazioni sono state effettuate sulle 24 ore per 2 giorni consecutivi, dalle ore 14.00 del giorno 3 alle ore 14.00 del giorno 5 giugno 2009 e le apparecchiature si trovavano al piano terra del rifugio in cui alloggiavano gli studenti (il set-up nell’immagine qui sotto).

Per misurare il flusso di raggi cosmici hanno usato un rivelatore a scintillatore, la “cosmic box”, gentilmente prestata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sezione di Torino.

Le misure sono state aggiornate ogni 10 minuti e si sono protratte per 48 ore; contemporaneamente si sono registrati i valori di pressione atmosferica. I dati venivano acquisiti automaticamente da un computer. Gli studenti hanno infine prodotto una Tesina in cui veniva presentato il lavoro svolto “per valutare le variazioni del flusso dei raggi cosmici durante l’arco della giornata e come esso sia influenzato dall’altitudine a cui si effettuano le misure”.

Altre occasioni
per fare astronomia

Anche come attività extra-scolastiche vengono spesso organizzate mattinate, serate o giornate intere presso Associazioni culturali, Biblioteche, Ludoteca, Centri Estivi etc

credit Ana Leonor Hernandez, Complesso Astronomico de La Hita

Associazione Culturale La Dehesilla de Villahermosa del Campo (Spagna)
A Lo Largo del Cielo – Íargo Spatium

Una giornata astronomica: al mattino attività per bambini e anziani, poi chiacchiere sul Sistema Solare al pomeriggio e alla sera osservazione del cielo (A Lo Largo del Cielo). Aggiungo anche tre scatti di momenti diversi, tra cui l’osservazione durante l’eclissi di Sole del 10/08/2019.

Municipio di La Villa De Don Fadrique (Toledo, Spagna)
Complesso Astronomico de La Hita

La Luna e i bambini sono una combinazione che non smette mai di sorprenderci. Questi piccoli sapevano molto e le loro domande ci hanno lasciato sorpresi, qui c’è una miniera di scienziati e astronomi! Ci è piaciuta la vostra visita ragazzi, speriamo di rivedervi!

Complesso Astronomico de La Hita

Biblioteca Civica di Sanfront (Cuneo, Piemonte)
Elena Paschetto

Evento organizzato in Biblioteca, a tema la Luna. Una ventina di bambini/e e genitori si sono trovati nella Sala Consigliare per una lettura animata (Eric Carle “Papà mi prendi la luna per favore?” e R. Nadaus G. Van Genechten “Lupetto mangione e la luna”).
Elena Paschetto ha proiettato video ed immagini del nostro satellite spiegandone le affascinanti caratteristiche e peculiarità in relazione alla Terra, ai pianeti, alle stelle e all’Universo. Si è parlato delle fasi lunari, delle eclissi, della Storia dell’astronomia dalle prime osservazioni fino allo sbarco sulla Luna.

Piccole manine hanno poi realizzato un bel lavoretto sulle fasi lunari.

Ludoteca di Zeddiani (Oristano, Sardegna)
Simone Lochi

Iniziative così, riservate ai bimbi che frequentano le Ludoteche del territorio, sono occasioni speciali assolutamente da non perdere…

crediti Simone Lochi

Summer Center del Grifoni Rugby Club (Oderzo, Treviso)
Paolo Campaner – Paolo Fantinel – Andrea Mazzon

23/07/2020 – Ultima lezione di Astronomia, al Grifoni Summer Center.
“Il cielo è sempre più blu”: 6 mattinate, oltre 20 ore di discussione argomenti, filmati, laboratori e tanta curiosità condita da sana allegria e entusiastica partecipazione. Venerdì 24 la conclusione, un evento del tutto speciale, pieno di sorprese!
Mercoledì 22 ultima giornata dedicata ad esopianeti e comete, con visione di immagini reali, riprese da Paolo Fantinel e dall’autore (un ricordo in tributo di quest’ultimo poiché è scomparso nel 2023). Per finire un laboratorio di tecnica astronomica: la costruzione, passo per passo, di un piccolo Cannocchiale di Galileo, risultato garantito, oltre 15 ingrandimenti.

Il Sistema Solare in scala, creato con entusiasmo dai ragazzi, con il supporto del mitico Paolo Fantinel dello Staff Grifoni! Altra grande sorpresa, in aula, all’atterraggio della Stazione Spaziale Internazionale (modello in scala costruito da Andrea Mazzon), anche se con un faticoso guardare e NON TOCCARE! Un ringraziamento a tutto lo Staff e agli Astrofili di Ponte di Piave, per tutti i supporti.

Spettacolo teatrale
per chiudere in bellezza

Tra le possibilità creative utilizzando l’Astronomia, perché non pensare anche ad un bello spettacolo teatrale di fine anno, magari proprio un emozionante “sbarco sulla Luna 1969”? (fotocredit Íargo Spatium)

Spero che questa breve articolo ti sia piaciuto e ti ricordo che rientra nella mia Serie “Astronomia Divulgativa”. Tutti gli articoli di questa Serie li trovi riassunti comodamente a questo link.

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