Astronomia Emozionale: una scintilla, una dedica e un commiato

In astronomia le emozioni sono a 360 gradi

Breve articolo per documentare come la passione per l’Astronomia inizi spesso (anche se non sempre) con una scintilla in giovane età, e quella scintilla a volte nasce in seguito ad un evento straordinario che è capace di determinare poi la direzione completa della propria vita oppure della propria passione.

La Fiamma della passione, ricordando la Fiaccola Olimpica delle Olimpiadi di Parigi 2024 che si sono concluse da pochi giorni. Sintografia di Tiziana “Tirtha” Giammetta realizzata con Flux

Ho scelto come testimonianza questa volta quella di Dario Orizio, astrofilo molto preparato che collabora con il gruppo astrofili Deep Sky e con diversi altri gruppi su Facebook come esperto, e ama fare interventi divulgativi presso scuole e centri culturali. Dario ti racconterà, con grande passione come lui sa fare, come è accaduta per lui tale scintilla.

Dario e il Gruppo Astrofili Deep Sky (GADS) presso Adro Franciacorta – ingrandisci, enlarge

Nell’articolo ho poi inserito anche due modi possibili con i quali noi esseri umani amiamo dare un ultimo saluto ai nostri cari che ci hanno lasciato (che siano parenti o animali amati), e questa modalità molto densa di carica affettiva, unita alla componente ricca di infinito e di assoluto che rappresenta lo spazio (e il fatto indiscutibile che noi Siamo Polvere di Stelle), è uno dei modi più alti che abbiamo per esprimere tutto l’amore e la gratitudine verso coloro che non ci sono più e che sono stati importanti nella nostra vita.

09/09/2022, credit Katiuscia Pederneschiingrandisci, enlarge

La scintilla che fu

Tutte le storie hanno un’inizio.

credit Dario Orizioingrandisci, enlarge

Era una serena serata di agosto del 1980 e un bambino di 5 anni stava giocando nel cortile dei nonni materni, incurante dei parenti che a poche decine metri vociavano rumorosamente accapigliandosi su chissà quali vicende terrene. A quei tempi l’illuminazione pubblica era ancora quasi inesistente e in quel piccolo paese di 1500 anime scarse, cuscinetto tra la Bassa Bresciana e la Franciacorta, ancora si potevano vedere migliaia di stelle

05/09/2023, credit Cristina Bressaningrandisci, enlarge

… e si ammirava lo spettacolo della Via Lattea in ogni sera limpida e serena, proprio come questa!

25/11/2022, Piana di Castelluccio verso passo Forca Canapine, credit Mario Pignottiingrandisci, enlarge

Il bambino in questione stava giocando al buio anche se, per timore dell’oscurità, non era troppo lontano dalle candele che illuminavano la tavola dei “grandi”. Giocava a palla forse, non saprei dirlo, questo dettaglio è sepolto nel profondo e sbiadito meandro dei ricordi, ma ad un certo punto il cielo sopra di lui, quello stesso cielo che fino a quell’istante non aveva rappresentato nulla per la sua esistenza, cattura la sua attenzione… Sta per compiersi il fato… un’oggetto misterioso sfreccia infuocato nel cielo da nord-est verso sud, ardendo di un rosso tendente all’arancione, perdendo diversi frammenti infuocati che paiono consumarsi, estinguendosi nel cielo punteggiato di stelle. Lo spettacolo dura un secondo, forse due e una tenue scia colorata rimane disegnata nel cielo per qualche istante come a suggellare un patto e una promessa che si sono appena compiuti. Il bambino resta esterrefatto, cosa sarà mai stata quella “cosa” che è volata in cielo?

Ricorderai forse questi fotogrammi tratti dal video dove Milena Refacho assiste in prima persona al passaggio di un bolide sopra la sua verticale nella notte tra il 18 e il 19/05/2024, cieli tra Spagna e Portogallo, e la sua espressione finale può dare l’idea di cosa si prova in questi casi: certo Dario non è stato così fortunato, ma ugualmente il suo stupore di bambino deve essere stato altrettanto eccezionale!

Con quel sottile connubio di euforia mista a paura e profonda fascinazione corre subito dai genitori e dai parenti gridando e cercando di spiegare cosa ha appena visto… tutti naturalmente si alzano e vanno ad osservare il cielo ma nel punto indicato dal bambino, ovviamente, non c’è più niente di “strano” o eccezionale e così lo scetticismo regna sovrano.

25/06/2023, credit Katiuscia Pederneschi, ispirata dall’Odissea di Omero, in foto Orsa Major e Arturo – ingrandisci, enlarge

Sebbene il bambino insista a dire che non si è sognato o immaginato ciò che ha visto, quello che ha appena vissuto non viene creduto, non subito almeno; solo ad un certo punto sorge il dubbio che, essendo agosto, “forse ha visto una stella cadente, una lacrima di San Lorenzo”. Trovata la spiegazione o meno, il bambino passa tutto il resto della serata con il naso all’insù e tornato a casa mamma e papà lo tengono in mezzo a loro su una sdraio in giardino alla ricerca di altre “stelle cadenti” fino a quando la stanchezza e il sonno non hanno il sopravvento e crolla tra le braccia di Morfeo.

Perseidi 2021, credit Roberto Ciri, Emozione Naturaingrandisci, enlarge

Da quel momento in poi l’astronomia ha avuto sempre un posto nella vita di quel bambino. Sono trascorsi 40 anni e il cielo lo rapisce ancora ogniqualvolta gli rivolge lo sguardo. Si è soliti dire che l’astronomia sia quanto di più simile all’utilizzo di una “macchina del tempo”, per me è più vero che mai perché quel bambino di 5 anni è come se tornasse dal passato in ogni serata in cui mi dedico ad osservar le stelle.

Momenti diversi di Dario e la sua passione di astrofilo in azione.

Dedica di amore e gratitudine

Buon compleanno, Mamma cara. Mi e ci manchi tantissimo. Sei e sarai sempre nei nostri cuori, per sempre ❤️.
Nella fotografia: l’asteroide “Elenaumberto”, da me scoperto nel 2000 e su mia proposta intitolato dall’International Astronomical Union ai miei genitori, in riconoscimento del loro costante ed immenso sostegno nei miei studi astronomici, sin dall’infanzia
.

credit Gianluca Masi, The Virtual Telescope Projectingrandisci, enlarge

Triste commiato

“Il primo regalo del 2021… addio, mio caro amico, dopo 18 anni, hai voluto aspettare la prima ora di questo nuovo anno per intraprendere il tuo lungo cammino verso le stelle. Ci incontreremo di nuovo lassù, un giorno, dove niente e nessuno finalmente potrà mai più farci del male. E se è vero quello che dice il detto “il buon giorno si vede dal mattino”…. benvenuto nuovo anno di …”

credit Maurizio Cabibboingrandisci, enlarge

Come puoi vedere è stato un articolo brevissimo anche se denso di emozioni. Ti aspetto per la prossima avventura.

Qui trovi gli altri link della Serie “Astronomia Emozionale”.

Credit

| HOME |

fammi sapere se ti è piaciuto